mercoledì 31 luglio 2013

DOMENICA ALLA SPIAGGIA

Domenica mattina ero al mare, alla mia solita postazione, sdraiata in riva sull'asciugamano.   Detesto stare sul lettino all'ombrellone, dove che lo si desideri  o no, si è costretti a diventare amici dei vicini e di conseguenza venire a conoscenza di vita morte e miracoli delle loro famiglie e dei loro amici. Se per caso ci si porta un libro da leggere, non si riesce a leggere in quanto il vociare è così tanto che distrae dalla lettura. Si stava d'incanto, cullati dal rumore delle onde, ogni tanto un'onda arrivava a bagnarmi un po', e l'acqua fresca  mi portava un piacevole refrigerio. Dopo un po' però, un gruppo vociante di signore è arrivato a bagnarsi i piedi, ma  disgraziatamente, si sono trovate bene e si sono  fermate tutta la mattina a chiacchierare ad alta voce. Ognuna aveva la sua cadenza di origine ( non che la cadenza genovese sia piacevole, ne sono perfettamente consapevole). Erano già un po' sgradevoli alla vista: età un po' avanzata, gambe divaricate, mani sui fianchi o braccia sventolanti a sottolineare le loro affermazioni, rotolini di ciccia che sarebbe stato consigliabile e di buon gusto rinchiudere in costumi un pochino più consoni alle loro corporature, cappelli di paglia da diva, occhialoni da sole,  scarpette di gomma e grappoli di vene varicose. La discussione verteva inevitabilmente sulla condizione dell'Italia, con le scontatissime trite e ritrite affermazioni sui politici....mi veniva da chiedere: "pietà, non ce la fate a rilassarvi un attimo? Dopotutto è domenica per tutti!"

venerdì 26 luglio 2013

METEREOPATICI E IPOCONDRIACI VARI

Basta! Non se ne può più! Sperimentate altri metodi per attirare l'attenzione.
Non ne può più il vostro medico di base, non ne può più il sistema sanitario nazionale, non ne possono più i vostri parenti e amici ed i medici specialisti che  compulsivamente continuate ad interrogare.
Rappresentate un costo enorme per la sanità, vi beccate inutilmente un sacco di radiazioni, intasate gli ambulatori di analisi a discapito di chi ne ha realmente bisogno.
Gli unici che fanno sorrisi a 32 denti, al vostro ingresso in negozio sono i farmacisti: per loro siete un'autentica miniera di diamanti.

giovedì 25 luglio 2013

CROCCHETTE DI PATATE

Ingredienti per 4 persone:
- 5 patate medie
- 1 uovo
- 100 gr di parmigiano
- 150 gr di prosciutto cotto
- prezzemolo tritato 2 cucchiai
- 1 spicchio d'aglio
- olio
- sale
- pane grattugiato


Mentre ho messo a lessare le patate, ho soffritto l'aglio in padella con l'olio, ho tritato il prosciutto, e ho grattugiato il parmigiano.
Ho quindi fatto il purè di patate, ho aggiunto il parmigiano, l'uovo, il prezzemolo, il sale e l'olio dove avevo soffritto l'aglio. Ho impastato bene il tutto, ed ho ricavato delle polpettine che ho passato nel pane grattugiato. Se avessi usato il sac a poche, avrei ottenuto un effetto estetico migliore. Ho infornato a 250° il tempo necessario per far formare alle polpettine una crosticina dorata.  Le ho servite tiepide accompagnandole con un piatto di pomodori maturi .



AL MIO FUNERALE

Credo di aver capito il perché molte persone preferiscono che l'annuncio della loro morte venga data a funerali avvenuti.
Premetto che godo di buona salute e non ho nessuna intenzione di morire, ma non si sa mai!
-   Vorrei accanto a me solo i parenti, gli affini e gli amici di una vita, che mi vogliono bene.
-  Off limits ai parenti e affini serpenti!
- Non si azzardino a presentarsi, quelli che per le ragioni più disparate hanno finto di volermi bene.
- Non desidero la presenza dei vicini di casa che approfitterebbero subito del sagrato della chiesa per fare una piccola assemblea di condominio.
- Non voglio che entri chi non se ne va finché non è riuscito a farsi notare ( con aria contrita ) dai miei parenti.
- Non voglio che ci sia quello che pensa "accidenti non poteva morire la prossima settimana, che adesso mi ha mandato all'aria un impegno importante?"
-  Voglio che resti fuori  quello, che durante la funzione, passerebbe il tempo facendo mentalmente la lista degli impegni della giornata
- Non voglio colui che spera erroneamente di trarre vantaggio dalla mia dipartita.
- Non voglio chi presenzia, nella speranza di poter incontrare "casualmente" qualcuno che potrebbe fargli comodo.
- Non voglio quello che sperando di cavarsela in breve, aveva messo pochi spiccioli nel parchimetro ed ora  non vede l'ora di andarsene perché ha paura di prendere la multa.
 

Dunque al mio funerale saremo in pochissimi, comunque, baci bruni



martedì 23 luglio 2013

DONNA E LAVORO

Ho da sempre spiegato alle mie figlie, che la prima libertà per una donna è rappresentata dal proprio lavoro. Le ho messe al mondo in una società dove il lavoro non c'è, o meglio il posto fisso da dirigente al primo impiego non c'è, ma lavoro per chi si sa adattare se ne trova sempre. Le mie figlie dall'estate dei loro 16 anni hanno sempre lavorato (una oggi è laureata e lavora, l'altra studia ancora e lavora). Sono cresciute orgogliose di quello che hanno fatto, hanno imparato a dare il giusto valore al denaro e alla fatica e quando si tolgono qualche soddisfazione sono molto felici di poter dire "questo l'ho fatto da sola". Tutto questo per dire che secondo me la donna, ( soprattutto la donna della mia generazione e dintorni, che ha vissuto tempi di trasformazione e cambiamenti), dovrebbe avere l'orgoglio e la dignità di voler provvedere a se stessa e in parte anche alla famiglia, sia nel caso sia single, sia nel caso sia sposata e sia nel caso in cui diventi ex moglie di. E' vergognosamente assurdo, che una donna separata  si faccia mantenere a vita da un uomo con il quale ha condiviso a volte anche solo pochi anni di vita coniugale. Alcune arrivano persino a lavorare in nero, pur di continuare a farsi passare l'assegno di mantenimento: vergogna!
Oltre all'enorme schiera di donne che lavorano, e che contemporaneamente mandano avanti una famiglia, c'è un discreto numero di donne nullafacenti.
Molte dicono di aver "rinunciato" a lavorare all'arrivo del primo figlio, altre non hanno mai fatto un accidente, ma sono sempre molto, molto stanche perché si sa, che chi sta a casa è molto stressato....(che la causa sia la polvere domestica?) Alcune fanno finta di lavorare nell'azienda di famiglia della quale, a detta loro, sono i pilastri portanti. Quasi tutte hanno in mano le sorti della cassaforte, e ritengono ovvio cointestare gli acquisti fatti (soprattutto gli immobili) dal marito. Ora, io mi chiedo: tutte queste signore che hanno scambiato il matrimonio per un' assicurazione a vita, non provano un vago senso di disagio a pensare che mentre loro sono dall'estetista, o dall'osteopata (ora va molto) o in palestra, o a fare shopping, il povero marito si sta sbattendo perché loro possano continuare a usare la MasterCard illimitatamente?

lunedì 22 luglio 2013

SONO UNA ROMANTICA SENTIMENTAL PATETICA

E' ora di dirti addio mio vecchio e caro zerbino.  Non sto scrivendo ad un uomo, sto parlando con il tappetino che per più di 28 anni ci ha accolto sulla soglia di casa.
 E' stata una delle prime cose che ho comprato per la mia prima casa, l'avevo scelto con cura e l'avevo subito piazzato davanti alla porta di ingresso, ci ha seguito in due traslochi, ora non ne può più, si sta disgregando. E' stato calpestato da tantissimi piedi,  da tutti i piedi delle persone che abbiamo accolto in casa, quindi anche da quelli delle persone che in casa nostra non torneranno mai più, ma che sono state felici di entrarci. Purtroppo sono fatta così, mi affeziono alle persone, ma anche alle cose che mi hanno accompagnato per tanto tempo.

sabato 20 luglio 2013

RAGAZZE TACCO 12 O SU DI LI'

Figlia numero due e le sue amiche, che passate le giornate con le Converse o infradito ai piedi, chi ve lo fa fare, di soffrire le pene dell'inferno con tacchi irraggiungibili, quando uscite alla sera? Io amante delle ballerine da sempre, se dovessi indossare le vostre scarpe, dovrei scalarle con corda e piccozza! Ok il tacco per una serata speciale con  il vostro Lui, ma poi perché rovinarsi la salute e il divertimento per diventare stangone? Care Bomber, siete già tutte bellissime così come siete, mi fate un po' ridere e un po' tenerezza quando venite qua a casa a prepararvi per le vostre uscite serali, e nell'ingresso trovo tutte le vostre scarpe allineate, e voi  scalze per non soffrire fino all'ultimo momento prima di uscire di casa. (io spero sempre che il pavimento sia abbastanza pulito, da non farvi venire i piedi neri!!!). Mi fa ancora più ridere mia figlia che quando scende le scale per uscire, sembra (dal rumore che fa), un cavallo, ma quando rientra, si sentono solo passi felpati, perché finalmente nel portone si toglie le scarpe, (forse è il momento più bello della serata!) Baci mamma!


ADOZIONI

Sono sempre di più numerose le coppie che adottano dei bambini, è un gesto nobilissimo da guardare con grande rispetto ed ammirazione, ma purtroppo dopo un po' di tempo molte di queste coppie "scoppiano".
Mi è stato spiegato, che l'iter dell'adozione è lungo e complesso, dal momento della domanda al momento dell'adozione possono passare anche molti anni.
Io non sono e non voglio fare la psicologa, ma credo che i futuri genitori in questione, in  quel lungo lasso di tempo di attesa, dovrebbero essere valutati attentamente da esperti, per capire il valore della loro affidabilità come coppia di fronte alla fatica e all'impegno che vorrebbero assumersi.
Negli anni dell'attesa, la coppia è unita dal forte desiderio di paternità e maternità non ancora appagato e tanto ricercato, tutti i loro sforzi tendono al raggiungimento di quell'obbiettivo, ma una volta raggiunto molte coppie, si accorgono che l'impegno preso è di gran lunga superiore a quello preventivato. Scoprono che la loro vita di coppia, fatta di  appuntamenti fissi con lo svago, gli hobbies, gli amici, lo sport ecc, deve subire profonde riorganizzazioni e ridimensionamenti. I bimbi non sono giocattoli ai quali si possono togliere le pile quando si è stanchi di giocare, e nemmeno si possono riportare indietro al negozio se non rispondono alle nostre aspettative. Un bimbo non è un trofeo da esibire ma è solo un esserino indifeso da comprendere e amare incondizionatamente anche se talvolta  impone restrizioni e sacrifici. Non ha chiesto lui di incontrare i suoi nuovi genitori, sono loro che  sono andati a cercarlo e hanno fatto di tutto per averlo.

mercoledì 17 luglio 2013

GLI EFFETTI DELLA CRISI

Girare nella mia città, e toccare con mano gli effetti della crisi che impera, per me è veramente  desolante. I primi a chiudere i battenti erano stati tutti quei negozi che erano sempre rimasti un po' nell'ombra, forse non erano mai riusciti ad ingranare la loro attività e al primo sentore di crisi non sono stati più in grado di farcela. Poi è stata la volta delle edicole, purtroppo poche persone hanno tempo per leggere i giornali, e aggiornarsi on line, in tempo reale è facile,  pratico  ed economico ed ecco che molte edicole non ci sono più. Ora stanno chiudendo o hanno già chiuso, o comunque versano in cattive acque, negozi storici di Genova che erano dei punti di riferimento per la mia città. Mi è capitato di andare in cerca di un negozio e di non trovarlo più: al suo posto un negozio cinese. Le serrande abbassate con i cartelli "vendesi" o "affittasi", i cartelloni che annunciano grandi svendite per cessazioni di attività non si contano più. Ci sono tante aperture di negozi nuovi, molti da parte di persone che hanno perso il lavoro e cercano di rifarsi una vita lavorativa, molti da parte di giovani che cercano di autonomizzarsi. Persone disperate e coraggiose, persone di buona volontà e ingegno, che impegnano tutte le loro risorse in attività che spesso faticano a decollare, ed ecco che troviamo le cassette della posta piene di inviti per l'inaugurazione di questo o di quello, di proposte di pizza a domicilio a tutte le ore con bibita gratuita, o tagli di capelli gratis per tutta la famiglia, o vacanze da pagare a rate e tanto tantissimo altro ancora. Quei foglietti spesso vengono accartocciati e buttati senza  essere stati degnati di uno sguardo, eppure chissà quante fatiche e quante speranze erano state riposte in quelle poche righe!

lunedì 15 luglio 2013

TORTA SALATA ZUCCHINE PANCETTA FORMAGGIO

Ho inventato anche questa ricetta, per non dover uscire a fare la spesa, e utilizzare i pochi ingredienti che avevo in frigorifero.
 
Ingredienti:
- pasta uguale a quella che ho utilizzato per la    pizzata
- 6/7 zucchine medie
- 100 gr pancetta affumicata a cubetti
- 1/2 galbanino tagliato a fette
- olio, aglio, prezzemolo tritato, sale

In una padella ho fatto soffriggere olio, aglio e  prezzemolo, dopo ho aggiunto la pancetta che ho fatto rosolare, ed infine ho aggiunto le zucchine tagliate a rondelle, e il sale. Ho lasciato cuocere le zucchine per qualche minuto e intanto ho rivestito un tegame di pasta. Ho versato le zucchine sulla pasta, ho disposo sulla superficie le fette di galbanino, ho ripiegato i bordi della pasta ed ho infornato a 250°, per mezz'ora circa.

 
 

domenica 14 luglio 2013

ESSERE BENESSERE city store

Sabato mattina sono tornata nel negozio di Corso Europa( www.esserebenessere.it )volevo  ringraziare la dottoressa Alessandra, perché qualche giorno fa le avevo spiegato che, forse anche a causa del caldo e del super lavoro, avevo completamente perso le forze e avevo davanti  a me un periodo  ancora denso di impegni importanti da portare a termine prima delle ferie estive. Mi aveva consigliato un prodotto naturale veramente eccellente: Natura mix flaconcini, un bioattivatore di energia. Devo dire che nonostante il mio scetticismo verso tali prodotti, già dopo il primo flaconcino ho ripreso le mie energie  e i miei ritmi abituali. Mentre mi trovavo in negozio ho anche notato i braccialetti anti zanzara alla citronella e al geranio (li avevo già adocchiati nella farmacia sotto casa,  ma ad un prezzo decisamente superiore) e visto che la sera prima ero stata vittima di un bombardamento di zanzare, ho pensato di provare.... ebbene ieri sera cena con amici in mezzo al verde, neanche una puntura!

mercoledì 10 luglio 2013

IL MATRIMONIO

Dal mio punto di vista, il matrimonio religioso dovrebbe essere un atto assolutamente intimo, da celebrarsi in forma strettamente privata, tra due persone credenti che vivono sentendo e seguendo i principi della fede. Una bella festa poi, per festeggiare l'avvenimento con le persone più care, è molto gradevole, sia per gli sposi, che per gli invitati, ma ogni eccesso diventa uno show imbarazzante.
Questa è stagione di matrimoni, e devo dire che se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori. In barba alla crisi globale, alla persone che faticano ad arrivare alla fine del mese, a coloro che pur lavorando, non riescono a recuperare i loro crediti, c'è gente che pur di celebrare un matrimonio principesco, di cui la gente possa parlare a lungo, è disposta a tutto. Si arriva al limite del grottesco...

martedì 9 luglio 2013

PASTA FREDDA PER GIORNATE CALDE

Questa ricetta è nata oggi quando ho visto che in frigorifero non c'erano molte cose, io avevo caldo e non avevo voglia di cucinare e  tanto meno avevo voglia di uscire a fare la spesa.  Qualche cosa  da mettere in tavola andava però  preparata.

Ingredienti per 4 persone:
- 250 gr di radiatori (pasta di Gragnano)
- olio
- uno spicchio di aglio
- prezzemolo tritato
- 4 zucchine medie
- 100 gr di prosciutto cotto tagliato a dadini
- qualche pomodoro datterino
- 200 gr di ricotta vaccina
- sale

Mentre la pasta cuoceva,  in una padella grande, ho soffritto aglio, olio e prezzemolo. Dopo poco ho aggiunto il prosciutto, che ho fatto rosolare un pochino, poi ho aggiunto le zucchine tagliate a rondelle, e i pomodorini tagliati a metà, ho salato e lasciato cuocere giusto il tempo di cottura della pasta. Ho colato la pasta e l'ho passata sotto l'acqua fredda per fermare la cottura, l'ho versata in padella insieme al resto, ho fatto rosolare il tutto e quando la pasta si è raffreddata, l' ho condita con la ricotta, ho decorato con un po' prezzemolo tritato.

Nutriente ma leggera, fresca e veloce da preparare.


lunedì 8 luglio 2013

RICORDI DI ESTATI LONTANE

....risvegliati dagli odori, dai colori, dai rumori, di una casa ormai tanto vecchia, che mi ha regalato tante estati felici: la nostra casa di campagna, dove hanno trascorso le estati, molte generazioni della mia famiglia. Lì ogni anno ritrovavo i miei amici: la Marisa, Roberto (che oggi è il mio medico della mutua), l'altro Roberto, l'Arianna, Sandrino, la Nadia. Giocavamo, giocavamo e giocavamo tutta l'estate: la casa sull'albero, le bici con la cartolina attaccata con una molletta da bucato fra i raggi delle ruote per simulare il rumore del motore, le ginocchia sbucciate che di notte si attaccavano alle lenzuola, pane e marmellata per merenda, che quando finivi avevi le mani tutte appiccicose per la marmellata, i gattini appena nati con gli occhi ancora chiusi, la festa del paese, le bancarelle che vendevano giochini, pistacchi abbrustoliti, e collane di nocciole, la Messa della domenica con il vestito "buono" e i sandalini blu con gli occhietti. E poi la frutta calda di sole mangiata dall'albero, i girini che piano piano si trasformavano in rane, le gite in pineta, le corone da indiani fatte con le foglie di castano, il latte che si andava a comprare appena munto e quindi ancora tiepido, le corse nel prato che in discesa percorrevamo rotolandoci, le more che non mi piacevano ma che raccoglievo e mangiavo, perché così facevano gli altri. Poi, verso la fine di settembre cominciava a piovere, le giornate si facevano più corte e volavano via, si cominciava a provare rimorso per i compiti delle vacanze non fatti, ma appena il cielo si rischiarava un pochino, di nuovo tutti fuori a giocare, a fare la gara di raccolta di lumache. Cominciavano a nascere i funghi e a cadere le castagne e noi andavamo sotto il grande noce del prato di Gin a  mangiare le noci, tornavamo con le mani annerite dal mallo di noce. Poi inesorabile e improrogabile (il giorno dopo sarebbe iniziata la scuola) arrivava il giorno amaro del ritorno a Genova, mi ricordo il sapore salato delle lacrime, quel distacco che sembrava impossibile da affrontare, e il viaggio di ritorno zitta, zitta.

sabato 6 luglio 2013

GUT FEELING

Gli americani definiscono così quello che noi chiamiamo istinto o come è di moda dire ora "sensazione di pancia". L'istinto che ci fa considerare di primo acchito positivi o negativi, piacevoli o spiacevoli, veritieri o bugiardi, le persone, le situazioni, i luoghi ecc. E' vero che bisogna utilizzare la testa prima di dare giudizi affrettati, ma l'istinto difficilmente sbaglia e ha un effetto determinante sulle nostre scelte giuste o sbagliate che siano.

venerdì 5 luglio 2013

LA PIZZATA DI BRUNI

Ingredienti:

Per la pasta:
- 100 gr di farina
- 50 ml di acqua
- 30 ml di olio
- un pizzico di sale

Ripieno:
- 200 gr di stracchino
- latte
- salsa di pomodoro
- olive verdi e nere
- capperi



 preparo la pasta mettendo tutti gli ingredienti nell'impastatore, devo ottenere un pasta morbidissima ed elastica. (Viene anche meglio se utilizzo la pasta il giorno dopo, lasciandola riposare in frigorifero).

stendo due terzi della pasta prima con il matterello, poi allargandola con le mani, fino a ottenere un sfoglia sottilissima, quasi un velo trasparente. A  questo punto la metto in un tegame unto di olio, e la ricopro di salsa di pomodoro. Sciolgo lo stracchino con qualche cucchiaio di latte fino a farlo diventare crema che stendo sulla salsa, infine aggiungo olive e capperi. Con il rimanente terzo di pasta ricopro la pizzata, ripiego i bordi e inforno a 250°(io ho il forno a gas), per 20/25 minuti.
               Buon appetito!




 

mercoledì 3 luglio 2013

PER ME E PER TUTTE LE RAGAZZE COME ME

                      
 .....che non abbiamo più 20 anni, che continuiamo a dividerci tra i troppi impegni di lavoro e di famiglia, volevo dire non trascurarci troppo. Molto spesso sulla porta di casa mi sento dire dalle mie figlie frasi tipo" vuoi mica un colore in più da aggiungere a  tutti quelli che hai già addosso ?", è vero a volte non faccio proprio caso a come vado vestita,  oppure mi chiedono " hai mica litigato con il tuo parrucchiere? e via così potrei elencare tante loro osservazioni. Premetto che non sono per niente ambiziosa, ma ammetto che qualche volta ad uscire di casa non molto in ordine, mi sono anche trovata a disagio. Osservando le mie coetanee, a volte vedo persone  veramente molto trascurate, mentre altre persone sono curate maniacalmente fino all'eccesso. Non esageriamo, mia nonna diceva che "da giovani bisogna curare il proprio aspetto per piacere e più in là negli anni per non dispiacere". Per esempio, io sono dell'idea che i capelli vadano tinti, sono assolutamente  scialbe e tristi quelle donne che si lasciano ingrigire, certo si vede che il viso è ancora giovane, ma  non tutte siamo in grado di portare il capello grigio con stile ed eleganza. Meglio una buona tinta, non andiamo  a cercare colori stravaganti, non diventiamo improvvisamente bionde platino o rosso prugna! Va bene anche una tinta fatta in casa con le amiche, (può essere divertente) ma bisogna usare sempre lo stesso prodotto e sempre la stessa tonalità , dei bei colpi di sole, e poi un buon taglio ogni tanto. Cerchiamo di non fare mai apparire la "ricrescita"! Quella sì, che fa proprio disordine ! Sono contraria a tutte le correzioni chirurgiche del tempo che passa! Sono favorevole a controllare il peso, ok a qualche kg in più, cosa normale e regolare, ma non sfondiamoci! Sono favorevole alla cura delle mani e delle unghie, ma disegnini e ghirigori e colori strani, lasciamoli alle nostre figlie . Sono una tifosa del Silk epil, ceretta, luce pulsata, rasoio e tutto quello che può servire ad ottenere un buona depilazione, ricordiamoci di non dispiacere! Sono dannatamente contraria ai tatuaggi, appunto non abbiamo più 20 anni! Dico sì ad un trucco discreto, ad un profumo gradevole ma non invadente. Cerchiamo di apparire al meglio  senza diventare le nostre caricature! 

lunedì 1 luglio 2013

CI SONO GIORNI IN CUI

....mi alzo dal letto, perchè ormai sono sveglia, ma non ho voglia di cominciare la giornata, se fossi un'automobile direi che mi manca la benzina, infinite cose da fare che stanno aspettando ormai da tempo e che posso fare solo io. Mi demoralizzo, mi prende l'ansia di non riuscire a portare a termine almeno l'indispensabile, compilo una lista delle cose indispensabili da fare, so che è troppo lunga che non ce la farò, che mezzogiorno arriva presto e all'una devo uscire per andare a lavorare. Alla fine, mi metto in moto, ma sono come un diesel di una volta, un pò lento anche oggi mi giustifico, faccio quello che posso, ma mi sembra di dover svuotare il mare con un secchiello da bambini.