venerdì 30 agosto 2013

ANZIANI

L'anziano è una persona che vive nei ricordi del suo passato e ci si rifugia. In alcuni casi succede perché mantiene viva la memoria antica, mentre la memoria recente diventa molto labile, ma spesso, perché vive un presente per lui molto scadente, a volte ostile, escluso dalle evoluzioni tecnologiche alle quali peraltro, non si vuole accostare. E' in difficoltà nell'espletare le funzioni più elementari, limitato nei movimenti, nell'udito e nella vista deve dipendere per molti aspetti da figli e nipoti. A volte  è irascibile, un po' capriccioso e prepotente, il suo desiderio più grande è quello di essere sempre al centro dell'attenzione. E' conscio di aver perso la sua autonomia e non per un periodo transitorio, ma per sempre, sa che non sarà più in grado di svolgere molte azioni che un tempo riempivano le sue giornate. Nel corso degli anni ha perso molti amici, anzi quasi tutti ed è  un momento molto triste, quando ogni anno, all'arrivo del nuovo elenco telefonico, va a controllare se quei pochi amici  che ancora aveva, sono rimasti. Le ore del giorno sono scandite dai pasti, e dai programmi televisivi, ogni piccolo imprevisto diventa un grave ostacolo da superare e fonte di angoscia. L'anziano non ha futuro, da tempo ha smesso di progettare e quindi di sognare, inutile ricordargli che ha tutta una famiglia che gli vuole bene, e cerca, nei limiti delle possibilità di ciascuno, di dedicargli tempo ed affetto, lui apprezza, ma tutto ciò non cambia la sua penosa situazione. Chissà quali pensieri passano in quelle teste bianche, dietro quegli occhi stanchi, quando sono scontrosi, arrabbiati, impazienti? E allora se vogliamo regalargli un momento di gioia, facciamogli raccontare per l'ennesima volta quell' aneddoto, o quell'altro, o quell'altro ancora del suo passato, i suoi occhi riprenderanno colore, la sua voce diventerà più chiara, ed il suo viso si distenderà in un sorriso che da tempo non gli vedevamo fare, per un attimo si sentirà vivo.

mercoledì 28 agosto 2013

ULTIMO GIORNO DI FERIE

Ultimo giorno di ferie, lo dedico alle conserve, lo so che è un lavoro un po' inutile ma a me piace farlo, mi piace avere in cantina i barattoli da utilizzare nelle occasioni più importanti dell'anno. Ho l'animo della formica! Da domani riprendo il mio lavoro, dovrò ricominciare a guardare continuamente l'orologio: questo è l'aspetto più inquietante, per il resto mi piace tutto o quasi e comunque devo farmelo piacere visto che  come medico dentista libero professionista potrò andare in pensione a 68 anni compiuti e quindi dovrò lavorare ancora 13 anni. Chi va in pensione anticipata a 65 anni, viene fortemente penalizzato. Ormai sto conoscendo la 4° generazione di molte famiglie di miei pazienti, quando ci penso quasi non ci credo, gli anni sono volati in fretta, all'inizio ho faticato molto, in quanto dare fiducia ad una giovane donna che dimostrava meno dei suoi anni non era cosa facile, oggi  mi sento dire  "faccia lei tutto quello che ritiene giusto fare". Questa per me è una grande soddisfazione. Lavorerò ancora questi 13 anni, che in corso d'opera aumenteranno ancora, fino a quando ci diranno che non ci saranno più soldi per pagare le nostre pensioni....

sabato 24 agosto 2013

VIAGGIO IN TRENO

Qualche mattina fa, (mattina di  un giorno feriale), ho deciso di utilizzare il treno per un  viaggio di 60 km. Era molto tempo che non utilizzavo questo mezzo di trasporto ed ho pensato che fosse un'ottima idea provare ad utilizzarlo. In stazione ho trovato la biglietteria automatica fuori servizio, sono andata allora nella tabaccheria fuori la stazione a comprare il biglietto, purtroppo i biglietti per percorsi di 60 km erano esauriti, ho comprato quindi un biglietto per percorsi di 70 km, quindi più costoso. Il treno è arrivato con 5 minuti di ritardo (niente a confronto dei 25 minuti di ritardo che ha accumulato poi in 60 km). Il treno era talmente affollato, che sono riuscita a trovarmi un piccolo spazio in piedi, solo alla fermata successiva, quando la gente salendo, mi ha spinta un po' più in avanti, ( il problema era solo riuscire a trovare un appiglio raggiungibile con una mano per tenersi in piedi durante la marcia). Facilmente immaginabili, temperatura  olezzi e  sporcizia, anche se appeso alla parete troneggiava un cartello che garantiva la pulizia accurata, la disinfezione e la disinfestazione del treno. La porta del lato destro recava un micro cartello (talmente piccolo che nessun passeggero che doveva scendere  poteva  notare) con scritto porta bloccata. Una signora, che arrivava con grande fatica dalle due porte precedenti, ci avvertiva che anche quelle erano bloccate e quindi andava  a provare a scendere alla porta successiva. In una situazione di disagio come questa, in cui tutti ci assottigliavamo per farci più piccoli e occupare meno spazio, arriva il controllore per verificare i biglietti!!!! Un uomo coraggioso, un  uomo cretino o un uomo desideroso di prendersi gioco di noi passeggeri ormai anchilosati nella nostra posizione  assunta forzatamente? Cosa avranno pensato degli italiani i numerosissimi turisti stranieri, saliti sul treno per poter andare ad ammirare le 5 terre? E' questa l'accoglienza che riserviamo al turista che rappresenta l'unica fonte di reddito per molti paesini della riviera ligure?

giovedì 22 agosto 2013

TORNARE

...e poi è arrivato il momento di tornare a casa, ma devo dire che questo momento, non mi dispiace mai,  anche se la vacanza è bellissima, dopo un po' di giorni mi fa piacere ritornare nella mia casa e nella mia città. Quando ritorno, ed esco dall'autostrada a Genova ovest, percorrendo la sopraelevata, guardo il porto e mi viene sempre da dire "Genova è bellissima".
Le vacanze rigenerano, e quindi sono tornata carica di buona volontà per ricominciare tra un po' di giorni, la vita di sempre. Conoscevo già la Spagna, ma non conoscevo il Portogallo, un paese molto bello, dove il turista è trattato con  riguardo. La lingua contrariamente a quanto pensassi, è comprensibile, e la vita costa molto poco. E' un paese dove si percepisce anche la povertà di molti, e dove per strada si possono incontrano barboni e alcolisti che chiedono l'elemosina. Un incontro particolarmente toccante è stato quello con un tossicodipendente, non più ragazzo ma uomo maturo che, in un vicolo di Lisbona antica, al nostro passaggio, si è scusato per quello che stava facendo. Il Portogallo, conserva con orgoglio la sua storia, i suoi monumenti, le sue vaste piazze,  i negozi antichi e gli splendidi azulejos, e quando si va a tavola, si possono gustare ottimi piatti di carne o pesce, sempre in porzioni giganti e a piccolo prezzo.



Questo aereo è esposto a Lisbona, ed è stato il primo, nel 1922 ad effettuare la trasvolata dell'atlantico meridionale, un fragile moscerino in confronto ai "bestioni" sui quali si vola oggi.

venerdì 9 agosto 2013

PARTIRE

E' arrivato il momento di fare la valigia, per me è sempre un momento carico di tensione: ho sempre la sensazione di essermi dimenticata qualcosa di fondamentale. Due anni fa, ho lasciato a casa il carica-batteria del telefono, lapsus freudiano? Chiusa la valigia subirò la solita domanda di rito che credo tocchi a tutte donne del mondo " ma quanta roba ti porti?". Poi finalmente inizierà la vacanza, un giro in Spagna e Portogallo, con gli amici di sempre. Sarà doveroso cercare di rilassarsi, anche se non sarà facile pensando alle figlie sparse per il mondo ( "santi" whats app e skype ) e ai 4 vecchietti ( messi insieme fanno 354 anni compiuti da un po' ), che lasciamo a casa in buone mani.
Va beh....è così....! Non ci posso fare niente.
Se andate anche voi, buone vacanze e a presto!

VIGILI URBANI

Mi è capitato molte volte di vedere i vigili urbani  dirigere il traffico agli incroci dove le auto si accavallano, impegnati  in conversazioni al cellulare, evidentemente per comunicazioni di servizio, ma stamattina la vigilessa impegnata sotto casa mia, ha appoggiato il borsello da vigile su un muretto e si è accesa una sigaretta, era una fumata di servizio? Ho ripensato alla vigilessa che l'anno scorso nei giorni di ferragosto, strada deserta, ha dato la multa a mia figlia perché la parte posteriore dell'auto, sporgeva dalle righe bianche. L'auto era stata parcheggiata, il tempo necessario a portare in casa la spesa. Notare che durante tutto il resto dell'anno, le auto qua sotto,  parcheggiano in seconda e terza fila dato che la strada è sede di negozi molto frequentati. Noi se abbiamo la fortuna di trovare un parcheggio, spesso abbiamo difficoltà ad abbandonarlo, dovendo andare nei vari negozi a chiedere di spostare gentilmente le auto che ci impediscono di uscire.

martedì 6 agosto 2013

NEGOZIARE

"C'erano una volta due sorelle...Devono dividersi un'unica arancia. Decidono salomonicamente di farne a metà, una poi prende la sua metà per fare una spremuta e butta via la buccia; l'altra tiene la buccia per candirla e butta via la polpa. Le due si accorgono che quella che era parsa la decisione migliore, di reciproco vantaggio e soddisfazione, tale non era, potendo avere entrambe il 100% di quell'arancia, l'una tutta la polpa, l'altra tutta la buccia". Non è  una favola ma un esempio classico (Fisher-Ury) per chi come me deve imparare a negoziare... 

venerdì 2 agosto 2013

LA BORSA

E' vero, la mia borsa è sempre grande e pesante, ma contiene tutto quello che mi potrebbe servire, quando suona il telefono ci metto un po'di tempo a trovarlo,  se poi lo schermo è girato in giù, non posso  lasciarmi guidare dalla luce che lo illumina squillando, e quando finalmente  lo individuo, spesso ha già smesso di suonare. Noi donne siamo fatte così, le nostre borse parlano un po' di noi.
Per anni ho portato i secchielli, ne ho avuto tanti e li ho amati tutti, era il mio modello preferito, l'ho  abbandonato dopo essere tornata a casa più volte senza più portafoglio!
Oggi, leggendo una rivista, ho scoperto che Noè (il secchiello di Louis Vuitton), fu commissionato nel 1932 a Gaston Louis Vuitton, da un produttore di champagne che voleva una borsa - contenitore, per trasportare 5 bottiglie di champagne (ne voleva sistemare 4 in piedi e una a collo in giù) . Quel secchiello fu battezzato Noè, per ricordare il personaggio biblico che dopo il diluvio universale, cominciò a coltivare la vigna e diventò un amante del buon vino.